Nepal
Così racconta Cecilia: "Dovevo andare in Himalaya con Mario Dibona, Mauri Gallo e Alessandro Caporali ma, all’ultimo momento, dei disguidi impediscono la realizzazione del programma, decido di andarci in ogni caso, da sola, troppa è la curiosità di esplorare e conoscere quella zona. Scopro Kathmandu, giro affascinata per i templi dorati di Patan, mi tuffo nel carosello dei mercatini di Thamel.
Tramite Sergio Martini conosco Ganesh Bahadur Neupane che gestisce a Kathmandu un’agenzia alpinistica, la Monte Rosa Treks & Expedition LTD che mi procura dei portatori, ho deciso di fare un lungo giro nel Solo Khumbu. Il salto verso l’Himalaya, con un piccolo aereo Lumbini atterro a Lukla (2.860 metri), sulla piccola pista di atterraggio fatta di sassi.
Da allora vivo giorni e giorni di cammino da sola, con i due portatori, passiamo Namche Bazar, Tengboche, Periche, Dengboche, incontro i templi buddisti carichi di colori, si cammina sempre tra i tremila e i quattromila metri, arrivo a Chukung, alla stessa altezza del Monte Bianco, poi al Campo Base dell’Island Peak (6.189 metri), a cinquemila metri di quota, dove installo la mia tendina gialla North Face.
Sono vicina alla Sud del Lothse, una delle pareti più spaventose e difficili dell’alpinismo himalayano, la mia tenda è tra il Lothse Glacier e l’Imja Glacier, due immense seraccate che incutono solo paura. Soffro molto la quota, arrivo fino a 5.400 metri, devo scendere, raggiungo Chukung e, dopo una notte difficile, inizia il mio rientro, lascio il Nepal e l’Himalaya. Ho gli occhi pieni di colori, di ghiacciai, di cime altissime, straordinarie: tornerò."
Leggi la storia nel libro "Montagne di vita" Ed. Mare Verticale